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Quindici righe

 
Alla fine si convinse. Con una luce strana negli occhi mi disse "E va bene. Avrai il tuo pompino. Ma a due condizioni. Primo: voglio fartelo pensando a un altro uomo. Secondo: non chiedermi chi è, tanto non te lo direi mai. Accetti?" Mi guardava provocante. Accettai.

Si mise all'opera con un entusiasmo mai visto, sospirando e mugolando con passione. E dire che due minuti prima era tutta un "non mi va".

Guardavo le sue labbra scivolare lungo l'asta e immaginavo, proprio come lo immaginava lei nello stesso istante, che stessero intorno al cazzo dell'altro. Questa idea mi stringeva lo stomaco, moltiplicando il piacere che mi procurava la bocca di lei. Neanche tre minuti e già ansimavo "Vengo... staccati...". Non si staccò. Per la prima volta da quando stavamo insieme bevve il mio sperma. E sorrise.

"Mi sono proprio divertita. Dobbiamo farlo ancora questo gioco."

Va bene. Lo faremo. Quando vuoi. Aveva ancora quella luce strana negli occhi. Chissà a chi cazzo pensava. Chissà a CHE cazzo pensava...

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