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Racconti & Tradimenti

 
Il tono di Antonio tradiva impazienza ed una certa agitazione.

"Hai detto che dovevi parlarmi... beh, parla allora. Che aspetti?"

Daniela sospirò. "Non è così facile, credimi..."

Antonio non rispose. Il silenzio incombeva su Daniela che alla fine cupa si decise...

"E' inutile fare tanti giri di parole, Antonio... l'ho fatto. L'ho fatto con un altro"

Antonio bestemmiò. "Lo sapevo! LO SAPEVO!! Oh, Cristo!"

"Scusami... non volevo farti soffrire..."

"Scusami un cazzo! Chi è questo stronzo?"

"Non so se faccio bene a dirtelo... ma credo che lo scopriresti lo stesso... è Fabrizio..."

"Fabrizio??? L'hai fatto con Fabrizio??? Certo che hai dei gusti proprio balordi..."

"Piantala... non essere sciocco. Fabrizio non è così male..."

"Umph... E Beh?"

"Beh cosa?"

"Dimmi come è andata, come è nata questa cosa, come è venuta fuori..."

"Vuoi sapere tutti i dettagli, dunque?"

"Credo di avere diritto almeno a questo!"

"E va bene... se proprio vuoi... ti dico subito che è stata una cosa molto improvvisa e spontanea... e anche molto bella, se ci tieni a saperlo..."

"Spontanea e improvvisa? Ma non farmi ridere! Sono mesi che Fabrizio ci sta provando... non li leggi i commenti che scrive sui tuoi racconti?"

"Beh è vero... ha sempre avuto un debole per le mie trame... ma non credo proprio che lo dicesse con secondi fini..."

"Sei proprio un'ingenua... vai avanti!"

Daniela proseguì.

* * * * *

Io e Fabrizio stavamo parlando del più e del meno, quando d'un tratto mi disse: "Daniela... le tue trame sono veramente meravigliose..."

Ne fui lusingata... credo che arrossii... risposi solamente "Grazie..." Ma lui insistette.

"Gli intrecci sono stupendi... e poi, i colpi di scena... veramente affascinanti..."

"Anche tu Fabrizio, sei veramente bravo..." risposi. "I tuoi personaggi sono sempre così azzeccati... e anche i dialoghi, il ritmo..."

"Dimmi, Daniela... non trovi che sarebbe stupendo far muovere i miei personaggi nelle tue trame?"

Il cuore mi batteva a mille. L'idea di quei personaggi così vividi tra le fila di una mia storia mi faceva girare la testa. Reagii come se fossi scandalizzata.

"Ma Fabrizio... cosa stai dicendo... sei pazzo?"

"Daniela, ti prego... ho una voglia incredibile di scrivere un racconto con te... so che sarebbe un'esperienza bellissima per entrambi..."

"Ma io sono già impegnata... scrivo racconti con Antonio... credevo lo sapessi..."

"Cosa c'entra Antonio? Che diritto ha Antonio di porre una barriera tra due creatività letterarie che anelano ad incontrarsi, a collaborare, ad arricchirsi..."

"Ti prego Fabrizio..."

"Daniela... sento che anche tu lo vuoi... è qualcosa di magico quello che sta nascendo in questo momento... non devi dire di sì a me, ma a te stessa... a questa ispirazione che senti scorrere in te in questo attimo... per me"

Aveva ragione. In quel momento la mia testa era un ribollire di storie, di copioni, di scenari, di ambientazioni. Se non avessi accettato, avrei dovuto sfogarmi da sola, a casa, scrivendo un mega racconto da cinquanta pagine. E poi lui era così gentile, attratto e appassionato...

* * * * *

"Povera sciocca! Ci sei cascata. Attratto e appassionato... che ridere! Ma non lo sai che prima di te ci ha provato con tutte le autrici del gruppo?"

"Non è vero! Dici così per ferirmi!"

"Ah si? Non sapevi che sta scrivendo già un racconto con Sabrina? Strano... lo sanno tutti..."

"Con Sabrina?!"

"Con Paola addirittura un romanzo..."

"Con Paola??? Un romanzo??? Ma dai..."

"Ci ha provato anche con Letizia, ma lei non ci è stata..."

"Per forza! Letizia scrive racconti solo con altre donne!"

"E' vero... Ultimamente so che Letizia sta scrivendo molto insieme a Tiziana..."

"Tiziana?? Non sapevo che anche Tiziana... voglio dire... di solito ha sempre scritto con gli uomini..."

"Tiziana scrive con tutti... Con chiunque gli capiti... Mi hanno detto che l'inverno scorso hanno scritto un racconto in sei, Tiziana, un'altra donna e quattro uomini... tra cui uno di colore!"

Daniela sorrise. Sembrava che l'atmosfera tra lei ed Antonio si fosse un po' alleggerita. Ma Antonio subito la gelò.

"E tu... tra quanto diventerai come Tiziana? Mi sembra che sei sulla buona strada..."

"Sei uno stronzo!!! Lo sai benissimo che prima di te non avevo mai scritto nulla con nessuno... nemmeno una cartolina dal mare..."

Di nuovo un glaciale silenzio regnò tra i due. "E' veramente finita" pensarono entrambi.

Poi Antonio riprese la conversazione "Scusami! Non meriti un paragone del genere... Però cerca di capirmi! Non me l'aspettavo... non riesco proprio a mandarla giù..."

"Ti capisco, Antonio... io stessa non sono orgogliosa di quello che ho fatto... ma in quel momento non so cosa mi aveva preso..."

"Continua a raccontare..."

Daniela riprese il racconto.

* * * * *

Il primo problema era dove pubblicarlo. Non potevamo farlo sul newsgroup davanti a tutti. Fabrizio mi propose di andare nel suo sito... ma io non volevo farmi vedere nel suo sito. Lo ritenevo troppo compromettente...

Sembravamo destinati a finire in uno di quegli squallidi siti ad ore, anonimi... Ma poi Fabrizio ebbe un'idea... Ricordò di avere la password del sito di un suo amico, che ha una fabbrica di mobili. Mi disse che lì c'era una directory nascosta, dove il webmaster teneva dei file di prova, vecchi cataloghi, pagine html abbozzate. Per cui... l'abbiamo pubblicato lì...

* * * * *

"Mah... non mi sembra il massimo della poesia... un racconto erotico in un sito di falegnameria... in mezzo al truciolame..."

"Invece era proprio eccitante! Rendeva tutto così proibito... così clandestino..."

"Non avete pensato che poteva beccarvi qualcuno? Uno se ne sta tranquillo a gironzolare su un sito di mobili... per puro caso apre una directory e... zac! si trova davanti alle porcate che avete scritto voi due... te la immagini la scena?!"

"Ma no... è quasi impossibile... quel sito è nuovo, non ha molti accessi... e poi quella directory è piuttosto difficile da trovare... però ti devo dire che l'idea che qualcuno potesse scoprirci mi stimolava ancora di più... qualcuno che capita per caso e all'improvviso si trova davanti il nostro racconto... e rimane lì a spiarlo, a leggerselo, magari eccitandosi... mmmhh!"

"Va bene, va bene!" tagliò corto Antonio. "Andiamo avanti! E allora...? Chi dei due ha preso l'iniziativa?"

* * * * *

Fu lui. Io non mi ero ancora sciolta del tutto. Lui pian piano cercava di farmi scoprire le mie idee... le mie ispirazioni... io facevo qualche resistenza. Ma ogni piccolo dettaglio che rivelavo lo entusiasmava. Pian piano mi indusse ad esporre al suo esame ogni sfumatura dell'ambientazione, percorse tutta la mia trama più volte dall'inizio alla fine, soffermandosi su ogni scena... in particolare su quelle più erotiche... e subissandomi di complimenti.

Io mi sentivo sempre più rilassata... le mie idee fluivano libere... ma lui ancora non aveva dato alcun contributo. Finalmente decise anche lui di disvelarsi, cominciando a illustrarmi tutti i suoi personaggi di contorno, uno più interessante dell'altro. E alla fine... solo alla fine... tirò fuori il suo protagonista.

Credimi Antonio, era un personaggio fantastico. Vivo, pulsante, concreto... ne fui subito estasiata. Non vedevo l'ora di inserirlo in tutte le scene della mia trama. Immaginavo di sentirlo correre nel racconto, dare il meglio di sé nei momenti più drammatici e più erotici della storia...

* * * * *

"Vuoi dire che il suo protagonista è migliore dei miei???"

"Insomma, Antonio, ti prego... non mi costringere a fare antipatici paragoni... "

"Forse non ricordi quella volta che con un mio protagonista abbiamo scritto ben sette puntate? Dico sette... mica una! Ed è stato vivido e coinvolgente dalla prima all'ultima..."

"Ma nell'ultima puntata è morto..."

"Per forza! Era un racconto tragico!"

"E comunque devi ammettere che ultimamente i tuoi protagonisti non sono poi così convincenti..."

"Vuoi scherzare? I miei protagonisti vanno benissimo! Sei tu, semmai, a non avere lo stesso entusiasmo di una volta... negli ultimi tempi, poi, le tue parti erotiche sono così aride... è logico che i miei personaggi ci si muovono a fatica!"

"Dici? Ti assicuro che Fabrizio non mi ha trovato per niente arida..."

"Va bene... va bene... vai avanti... ditemi come l'avete fatto..."

* * * * *

Introdussi subito, in testa al racconto, all'imbocco della storia, il suo protagonista. Lo lavorai con grande maestria letteraria, sentendo che diventava sempre più definito e più lucido. Diedi ottima prova della mia abilità con la lingua italiana, descrivendo con perizia i contorni di quella figura che man mano assumeva un'importanza sempre più preponderante. Sarei andata avanti per ore, ma Fabrizio suggerì di non esaurire subito tutte le potenzialità del personaggio. Poi toccò a lui. Si mise a preparare l'ambientazione della scena madre, per aumentare il coinvolgimento e rendere la narrazione più scorrevole possibile. Ci sa fare divinamente in questo. Anche lui usò la lingua italiana con grande talento, dipingendo, quasi come con un pennello, ogni dettaglio del contesto in cui si sarebbe realizzato il culmine della trama. Le mie idee fluivano come un fiume in piena.

Non vedevo l'ora di introdurre il protagonista nella scena principale. E glielo dissi. "Ti prego, scriviamola... scriviamola...". Ma lui mi rispose "No... non ancora... prima ci vuole un flashback..."

E io "Oh... sì... ti prego... scriviamo questo flashback..."

* * * * *

"Avete scritto un flashback??!! Non riesco a crederci... Ti sei sempre rifiutata di scrivere i flashback con me... hai sempre detto che non ti piace quel modo di scrivere..."

"Ed era vero! Non l'avevo mai fatto prima... ma in quel momento mi è sembrata la cosa più giusta da fare, nell'economia del racconto..."

"Come è stato? Le prime volte è un po' dura..."

"Fabrizio usa una tecnica particolare... molto efficace... fa partire il flashback quando il protagonista è ancora bambino..."

"Questa me la devi spiegare... come fa ad introdurre il protagonista nel flashback se è ancora bambino...? Se non ha la necessaria consistenza narrativa..."

"Non so dirtelo. Credo che sia molto abile nel preparare l'ambientazione... E comunque non proprio bambino, diciamo adolescente... Fatto sta che l'ha introdotto senza problemi, ed è stato molto facile anche per me. Il racconto scorreva che era una bellezza..."

"E poi?"

* * * * *

Pian piano il protagonista si cristallizzava nella sua fisionomia definitiva. Ne percepivo tutte le nervature psicologiche e i rilievi drammatici mentre viveva e si agitava nel flashback. Però avevo l'impressione che quella parte del racconto stava durando troppo. Il flashback si stava dilatando in modo che cominciavo ad avvertire fastidioso. Forse era solo una mia sensazione personale, visto che non ero abituata. Ma lui fu molto rispettoso della mia sensibilità. Gli chiesi "Ti prego... ora torniamo al presente del racconto... inseriamo il protagonista nella scena madre..."

Lui mi accontentò senza indugi. Cominciammo a scrivere la parte più erotica. Per un po' scriveva lui, ed io assecondavo il suo ritmo... poi prendevo io le redini, senza interrompere il flusso della narrazione, e scrivevo come un'assatanata mentre lui mi dava le sue imbeccate... fu fantastico... sconvolgente...

A un certo punto mi disse "Sento... che mi sta per venire... l'idea per il finale..."

"Sì... anche io... sento che sta prendendo forma... sta per venire... sta per venire... ti prego aspettami... scriviamolo insieme..."

E così scrivemmo insieme un finale fantastico. Alla fine eravamo esausti, ma felici...

* * * * *

"Cavolo..." Antonio era agitato. "A sentirti raccontare... mi è venuta voglia di scrivere qualcosa anche a me. Ti prego Daniela, scriviamo qualcosa ora... subito... sento che mi va..."

"Non dirmi che sei uno di quelli che si ispira a sentir raccontare che la sua partner letteraria scrive racconti con altri uomini..." Daniela era molto ironica...

"Non lo so... ma sembra di sì... ti prego... scriviamo qualcosa... anche un racconto breve... una miniatura..."

"No, Antonio... non me la sento... quell'esperienza letteraria mi ha lasciato piena di dubbi... non sono sicura di voler continuare a scrivere con te..."

"Cosa vuoi dire...???"

"Voglio rendermi conto bene di come stanno le cose, Antonio... cerca di capire..."

"Senti, se questo è il problema sono disposto anche a dimenticare questo racconto che hai scritto con Fabrizio... anche se dovesse ricapitare... potrei chiudere un occhio..."

"E' molto carino da parte tua... però non è quello il problema... comunque ti prometto che ci penserò... lasciami riflettere con calma..."

"E adesso?"

"Adesso cosa?"

"Mi lasci così? Ho una voglia di scrivere che mi sembra di impazzire... ti prego... non resisto..."

"Beh... per una volta puoi anche provvedere da solo... scriviti un bel racconto per conto tuo!"

"Non è giusto che mi tratti così..."

"Te la sei proprio cercata... e comunque devo scollegarmi. Mio marito mi aspetta a letto... sai è un po' che... ehm... non lo facciamo più... e si sta cominciando a lamentare... devo salutarti, scusami..."

"Oh no... figurati... pure io ho mia moglie che mi aspetta... anche un po' incazzata. Ha ragione lei, però... questo maledetto ICQ e questi maledetti racconti erotici mi stanno rubando un sacco di tempo... Buona notte, Daniela!"

"Buona notte Antonio!
SMACK! :-)"

"SMACK! :-)"

Disconnect.

:) da La Dama Scarlatta
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