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Carme Priapeo n.10

 
Che ridi, brutta troia disgrazziata
Che me guardi e sghignazzi da du' ore?
So' buffo? Nun è stato 'no scurtore
A scorpimme co' mano raffinata 

Me fece invece un rozzo agricortore
Che prese un ceppo, diede 'na sgrossata,
Me mise in mezzo all'orto e all'insalata
E disse: "Tu sei Priapo. Fatte onore."  

Sarà mica 'sto ramo protundente
Che attira sempre l'occhio d'ogni donna
A provocatte er riso e lo sghignazzo?  

De certo nun rimani indifferente
A avecce sotto ar naso 'sta colonna...
E allora ridi. Ridi su 'sto cazzo.

Insulsissima quid puella rides?
non me Praxiteles Scopasve fecit,
non sum Phidiaca manu politus;
sed lignum rude vilicus dolavit
et dixit mihi "tu Priapus esto".
spectas me tamen et subinde rides:
nimirum tibi salsa res videtur
adstans inguinibus columna nostris.

 

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